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Il santuario tra arte e fede

La chiesa originaria era di forme gotiche, come le tante chiese che i Francescani costruirono tra il XIII e il XIV secolo in Italia. Purtroppo della chiesa e del convento originari non resta quasi nulla (se non alcuni scarni resti architettonici sul muro del convento e un piccolo, ma emozionante, lacerto di affresco di Scuola Riminese raffigurante la Madonna e il Bambino).

Il complesso subì parecchi restauri nel corso dei secoli (a causa soprattutto dell'instabilità del terreno) e la comunità dei frati dovette essere sempre piuttosto numerosa.

Tra il 1755 al 1762 la chiesa, resasi ormai pericolante, fu ricostruita totalmente fin dalle fondamenta, su disegno dell'architetto Pietro Borboni, in uno stile lineare e schietto con alcune eredità tardo-barocche. In quella occasione l'immagine del Crocifisso fu posta sopra l'abside in una nicchia alla quale si può accedere tramite una doppia rampa di scale. Sono di questo periodo anche alcuni interventi nel convento, tra cui la costruzione dell'ala est del chiostro con il grande refettorio e un elegante corridoio al primo piano (1770-1780).

Parte dell'abside, della volta e del presbiterio della chiesa andarono danneggiati nei bombardamenti dell'ottobre 1944, ma il crocifisso miracoloso fu protetto e si salvò. Dopo la ricostruzione, fr. Giovanni Maria Lerario, frate francescano e pittore di buona fama, decorò l'interno del santuario con un nuovo grande ciclo di affreschi nell'abside e nella volta (1963-1965).

 

Ci sono due festività proprie del santuario, legate alla Sacra Immagine del Crocifisso: il 6 maggio si ricorda la manifestazione prodigiosa del 1493, mentre il 26 luglio ricorre la grande festa patronale del Crocifisso con la tradizionale processione per le vie del paese. Oltre a questi due momenti importanti, molte persone da tutta la diocesi di Cesena-Sarsina e da altre diocesi della Romagna si recano al santuario nei venerdì di Quaresima alla sera, quando si commemora la Passione di Cristo secondo l'uso della tradizione francescana (Corda Pia), cui segue la celebrazione eucaristica presieduta da un presule delle varie diocesi della regione. Il pellegrinaggio al Crocifisso è particolarmente sentito anche in occasione della Solennità dell'Epifania e della festa del Ringraziamento (2° domenica di novembre).

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